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Ma quanto costa l’iniquità fiscale?
giannantonio spotorno
Mi piacerebbe
trovare una società di sondaggi in grado di costruire con
serietà una sorta di hit parade degli elementi che quantificano
i danni causati dalle immoralità economiche del nostro Paese.
Dico “con serietà”
perché, come in una sorta di ammasso neurale, quando si parla di
tali elementi tutti mettono al primo posto l’evasione fiscale,
tra l’altro, ricordando un po’ quando in materia di aborto si
era soprattutto contrari all’aborto degli altri.
Beh, analizziamo un
po’ insieme la faccenda?
Uccidere, come da
comandamento, è peccato, ma occorre essere martiri o santi per
non trasformarsi in cannibali quando si è cannibalizzati.
Si può donare con
amore il proprio sangue a chi ne ha bisogno, ma non lo si dona
volentieri quando si sa che diviene bevanda nel banchetto dei
“vampiri”.
Cosa voglio dire?
Semplice!
Non solo gli
sprechi, ma anche le distrazioni di denaro pubblico da parte dei
politici e delle istituzioni sono storicamente tali e tanti, che
non siamo neppure in grado di monitorarli tutti.
E, si badi bene, non
parlo solo di distrazioni dovute alla corruzione - diciamo così
- centrale, ma parlo anche e soprattutto della massa oceanica di
soldi che rubano i piccoli caporali della politica e delle
istituzioni di periferia.
Mi spiego meglio.
Mi riferisco a
quell’esercito di pubblici ufficiali che offuscano l’onestà dei
loro colleghi per bene e che rispondono alle funzioni di tecnici
comunali, veterinari capi, guardie annonarie, esattori fiscali,
vigili urbani e piccole autorità in genere che sono più corrotte
delle autorità vere.
Questa realtà non
solo accresce in modo esponenziale gli oneri generali dei
cittadini nei confronti del fisco ufficiale, ma sottopone tutti
in modo diretto o indiretto ad una sorta tassazione aggiunta
che, senza tema di smentita, si può considerare come una sorta
di pizzo.
Ciò detto, ritenete
del tutto fuori luogo la metafora del sangue e del banchetto dei
vampiri?
Lo Stato e la
periferia dello Stato ci rapinano tutti i giorni e noi lo
sappiamo, lo sappiamo e lo sappiamo ancora … eppure, come se
fossimo una società lobotomizzata, non facciamo nulla se non
qualche abbaio qua e là.
Com’è possibile?
Ve lo dico io com’ è
possibile.
Già in passato
qualcosa ha detto ai giovani e anche ai meno giovani che la
protesta si fa con la violenza e qualcos’altro,
contemporaneamente, ha detto che occorre condannare la violenza
quale metodo di lotta.
In questo rimpallo
degli opposti che si annullano, i vampiri isolano con facilità
chi è violento mentre fanno rimbalzare nei muri di gomma chi
correttamente non lo è.
Giacché le
distrazioni di denaro pubblico sono tutt’altro che casuali e
anzi appare evidente la volontà di perpetrarli, non sarebbe ora
di trovare una forma di contestazione intelligente?
Riflettiamo e poi,
magari, mettiamoci a riflettere anche insieme! |