<%@LANGUAGE="JAVASCRIPT" CODEPAGE="1252"%> Tutti in lite per lo Stato ingordo

Tutti in lite per lo Stato ingordo

Torna ai titoli                                    Noi succubi di mille monarchi anche quando sono re nani di periferia

   

giannantonio spotorno                                                                                   

                                                                  

 

D’accordo, Il cambio con la dittatura o la monarchia non si può fare, ma questa democrazia non va bene e lo sappiamo tutti.

E’ falsa, ammalata, corrotta, tronfia e incapace.

Offende la persona e la umilia togliendole dignità.

Vuole cittadini senza fantasia, sottomessi all’assetto della mediocrità.

Una democrazia che da una parte scialacqua alle nostre spalle e dall’altra ci incatena nell’asfissia di leggi, gabelle, norme e impedimenti il cui fine non è la nostra serenità, ma la sopravvivenza delle alleanze di comando.

No, non è per caso! Questa democrazia ammalata è figlia dell’ultimo mezzo secolo della nostra storia, è figlia di una cultura sociale e politica che si è generata sul principio dell’ideologia a tutti i costi,  incurante di qualsiasi aggancio con la razionalità. Una cultura che ha diviso i cittadini in classi e che li ha messi l’uno contro l’atro armati per istigarli all’invidia e all’odio. Una cultura che ha preteso fede nell’apparato dello Stato come se fosse una divinità.

Ci sono caduti i più buoni, i più giovani, i più deboli, i più idealisti …e così abbiamo accreditato ogni nuovo assetto senza capire che un semplice cambio di Governo non può affrancare dal contagio di una cultura ammalata.

Senza capire che non si tratta di intervenire qua o là come se fosse una questione di ritocchi. Quella cultura ha ammorbato il concetto stesso di democrazia e chi va al comando, ammesso che sia probo, non può che impantanarsi.

Sono ammorbati i partiti politici, i numeri della democrazia, le regole delle alleanze di governo e sono ammorbati il voto e il suo controllo.

Così, in questo clima, noi litighiamo al cospetto di uno Stato ingordo che ci colpisce coi suoi mille monarchi delle aggregazioni di comando e con gli stramaledetti re nani di periferia.

Siamo umiliati! Preghiamo Iddio perché infonda in noi ogni forza, qualsiasi forza che possa renderci in grado di provocare evoluzione e cambiamento.

Facciamo un momento di profonda riflessione per affrancarci da ogni condizionamento ideologico, bigotto, perbenista o di finta libertà.

Aborriamo i pifferai dei partiti politici e teniamo bene in mente che, sia che ci parlino con raffinatezza, sia che ci affidino alle emozioni della contestazione, il loro fine è solo quello di mantenere i loro faraonici agi economici e politici che tutti noi paghiamo col nostro inconsapevole voto di povertà.

Liberiamoci dai condizionamenti e poi impariamo a riunirci!