Un particolare presagisce il futuro della Lega
Il Paese
degli starnazziTorna
ai titoli
Bossi dietro l’incomprensione Fini - Berlusconi
giannantonio spotorno
Iddio sa
quanto abbia biasimato nella mia vita la cultura politica comunista e sa
anche quanto abbia gioito quando il Centrodestra è arrivato al governo
dell’Italia. In preda all’entusiasmo, ho dimenticato gli antichi presagi di
Indro Montanelli sulla “discesa in campo” di Berlusconi.
Inoltre,
ho subito il fascino di Fede, Feltri e Belpietro che ho considerato gli
uomini di un giornalismo che usciva con coraggio dallo sterile monocolore
rosso dell’informazione italiana. Li ho immaginati, ahimè, eredi di quel
grande Montanelli uomo e giornalista libero che ho talvolta avuto l’onore di
frequentare insieme al compianto amico Cesare Zappulli.
Che
delusione questo Centrodestra!
Che
delusione questo giornalismo italiano da pizzicagnoli che lo sostiene!
Poco prima
delle ferie, molti hanno preso a interrogarsi sulle sorti del governo anche
se, per amor del vero, i più politicamente “scafati” hanno iniziato a porsi
la questione qualche tempo prima.
D’accordo,
Fini critica Berlusconi: questo è il fotogramma attuale, ma da dove viene?
I mezzucci
con cui il popolo e la stampa hanno formulato accuse, tesi e conclusioni
dimostrano per l’ennesima volta quanto questo Paese preferisca starnazzare
senza connessioni logiche piuttosto che spendere la fatica di dedicarsi ad
analisi serie per giungere a conclusioni credibili.
Dall’appartamento monegasco di Fini alla sua voglia di potere, dal
tradimento alla mancanza di sensibilità, dalle sentenze etiche a quelle
politiche, tutti hanno fatto i cacasenno senza centrare il punto nevralgico
della questione.
Ricordate
quando addirittura in campagna elettore si vide su Rai 1 il flash di un
Berlusconi stizzito che sfogava affermando che Bossi non poteva sempre
volere e pretendere tutto?
Beh,
quello sfogo spiega l’origine: il punto della questione è la pesantissima
invadenza di Bossi e il suo rapporto rozzamente megalomane con l’indebolito
Berlusconi.
Poco male
- dico io - se detta invadenza fosse volta al bene dell’Italia, ma non è
così: essa costituisce il più famelico attaccamento all’esercizio del potere
e all’indole di sopraffare gli altri.
C’è però
un particolare che permette di presagire il futuro della Lega. Quasi come
l’Islam, essa è amata oppure odiata senza mezze misure. In tale realtà, per
quanto forte, rimarrà isolata e ciò, almeno in democrazia, vuol dire perdere
comunque potere.
Per la
Lega esiste solo la Lega e tutti gli altri sono sterco … altro che
pluralismo, confronto e democrazia!
Non vi
siete ancora accorti che il PDL è ormai asservito alla Lega che sta fottendo
tanto Berlusconi quanto il Centrodestra?
Gli
italiani politologi a tutti i costi, se ne accorgeranno?
Sì, penso
di sì, ma, come sempre, dovranno prima sbattere contro il muro. Sono fatti
così e la loro sciocca presunzione è sconfitta solo quando si rompono il
naso contro l’evidenza più evidente.
… ma il
governo cadrà o no?
Un paio di
considerazioni possono essere utili per capire alcuni lati della vicenda che
per certi aspetti è anche semplice.
E’
opportuno ricordare l’importanza che Berlusconi dà ai suoi sondaggi che, per
la verità, si sono fin qui dimostrati attendibili.
Se i
sondaggi avessero accreditato la maggioranza dei voti a Berlusconi e Bossi,
si sarebbe già fissata la data delle elezioni, ma non è così.
La notizia
non è divulgata, tuttavia non ci vuole molto a capire che questa volta la
Sibilla di Berlusconi mostra qualche perplessità e dunque lui non vuole
votare.
Anche Fini
ha fin qui tirato la corda senza romperla, un po’ come ha fatto lo stesso
Berlusconi. A mio avviso le elezioni non sono dietro l’angolo, ma Bossi è
Bossi e alla fine il pericolo di un coglione che inneschi la miccia
dell’imbecillità è sempre latente. |